Chiesa Santa Maria Novella Firenze


Chiesa Santa Maria Novella Firenze

Basilica Santa Maria Novella a Firenze

La Basilica di Santa Maria Novella a Firenze è una delle più importanti chiese della città, e si trova in Piazza Santa Maria Novella.

La Chiesa di Santa Maria Novella fu costruita dai frati domenicani tra il 1279 e il 1357.

La facciata di Santa Maria Novella fu rifatta da Leon Battista Alberti dal 1458 al 1970 ed è una delle opere più importanti del Rinascimento Fiorentino.

La vela gonfia, emblema di Giovanni Rucellai, compare sul fregio della facciata in quanto egli ne finanziò il completamento nel 1470. Lo stemma di Rucellai compare inoltre nella chiave di volta.

All’interno della Basilica Santa Maria Novella sono conservate alcune delle più importanti opere d’arte della città di Firenze, come ad esempio La Trinità di Masaccio.

Sul lato destro della chiesa si trovano una serie di avelli (cioè delle nicchie ad arcosolio) che circondano l’antico cimitero. I muri del vecchio cimitero sono decorati con stemmi ed emblemi di ricchi fiorentini. I chiostri formano un vero e proprio museo. Nel Chiostro Verde (il nome deriva dal colore dominante degli affreschi), si trovano gli affreschi biblici di Paolo Uccello.

L’interno della Chiesa di Santa Maria Novella è a pianta a croce latina commissa (forma a T), suddivisa in tre navate con sei ampie campate. Sul lato orientale i pilastri della navata sono ravvicinati per creare l’illusione di una chiesa estremamente lunga.

Nel Cappellone degli Spagnoli sono presenti affreschi che ritraggono i frati domenicani con le sembianze di cani o segugi del Signore (domini canes), che circondano la pecorella smarrita. Questa cappella veniva usata dai cortigiani spagnoli di Eleonora I Toledo, moglie di Cosimo I.

Nella Cappella Strozzi, gli affreschi del XIV secolo sono di Nardo di Cione. Del fratello di questi, l’Orcagna, è la tavola d’altare raffigurante Cristo risorto (1347).

Nella Cappella di Filippo Strozzi gli affreschi di Filippino Lippi mostrano San Giovanni che resuscita Drusiana e San Filippo che uccide un drago. Boccaccio ambientò l’inizio del Decameron proprio in questa Cappella.

La Cappella Tornabuoni ospita il famoso ciclo di affreschi del Ghirlandaio “Vita di San Giovanni Battista”, del 1485. Sul lato opposto si trova un altro capolavoro: “Vita della Vergine”.